mercoledì 21 settembre 2011

Che bello fare servizio all' R.S.A.


E’ martedì e sono circa le 19. Arriviamo alla spicciolata, ognuno da casa propria o dal proprio posto di lavoro, magari siamo stanchi per la giornata di lavoro e se non fosse per l’appuntamento settimanale, saremmo già tutti a casa!
Ma da qualche anno, per un qualcuno di noi Silicon Klaun, il martedì è una serata speciale. Ci troviamo nel parcheggio del San Michele e ci prepariamo, vestiti colorati, magliette con i colori vivaci, i nasi rossi e le nostre borse a tracolla. E via!
Non facciamo in tempo a chiudere la porta alle nostre spalle che già c’è qualche ospite che ci saluta dalle sedie del grande salone d’ingresso. Ci stava aspettando. Ci stava aspettando per fare due chiacchiere, per raccontarci della sua giornata e qualche volta anche per sapere della nostra. “Controlla” chi siamo e se manca qualcuno dei soliti ci chiede come mai non è ancora arrivato….è bello sapere che siamo attesi! Ma che responsabilità!!!
E dopo i primi saluti, le prime chiacchiere e qualche palloncino, iniziamo il nostro giro di saluti nei reparti. Qualche ospite ci sente passare e si affaccia alla porta della sua camera, qualcuno invece ci aspetta nel salottino e qualcun altro in sala fumo….le porte di alcune camere sono chiuse, qualche ospite sta già dormendo e qualcuno si sta per addormentare…ma ci aspetta, sa che è martedì e prima di addormentarsi, vuole la buona notte da parte nostra, magari un palloncino, un fiore che al risveglio lo faccia pensare a noi o un cagnolino che vegli sul suo riposo. Difficilmente ci facciamo fermare da porte chiuse e facciamo un saluto veloce anche a chi ha già la luce spenta.
Di corridoio in corridoio, di reparto in reparto, ci muoviamo con sicurezza, sapendo dove andare e chi andare a trovare. Ma qualche volta una porta aperta o un mormorio dall’interno di una camera a noi sconosciuta, attirano la nostra attenzione ed entriamo. Un ospite che non abbiamo mai incontrato da conoscere, da incontrare e da far sorridere! Ci presentiamo, chiediamo il nome e la provenienza , a volte solo dallo sguardo capiamo che ha piacere di vederci e di incontrarci. Chiediamo se possiamo inserirlo nel nostro “solito giro” del martedì e augurando la buona notte ci diamo appuntamento per la settimana successiva.
Nessuno ci guarda con diffidenza, tutti i pazienti ci conosco e anche chi non ci ha mai visti, sorride e ci saluta con calore.
E’ difficile mettere nero su bianco le sensazioni che prova ognuno di noi quando il servizio finisce e lasciamo l’RSA. Emozioni forti che ci accompagneranno per tutta la settimana fino al martedì successivo.
Ogni ospite ha un suo modo per ringraziarci della visita: un sorriso, uno sguardo, una stretta di mano, un abbraccio o un bacio, alcune, anche poche parole bastano a scaldarci il cuore.
“Grazie di essere venuti a trovarci”, “grazie della visita”, “è sempre bello vedervi”,” vi aspettavo”,”mi raccomando, passate ancora”…tutte frasi che sentiamo ormai da qualche anno il martedì sera, ma che ogni volta ci scaldano il cuore come se fosse la prima volta.
Siamo noi a dover e voler ringraziare ogni singolo ospite per l’accoglienza, il calore, i sorrisi che sempre ci regalano, perché, per quanto stanchi possiamo essere la sera, queste visite, questi nostri servizi di clownterapia ci danno una carica e un’energia unica!
I Silicon Klaun

lunedì 28 febbraio 2011

UN INVITO A TUTTI I CLOWN!!!

E' con immenso picere che vi invito allo spettacolo teatrale chesi terrà SABATO 5 MARZO ore 20:30 presso l'Auditorium di Marano Vicentino.

La Compagnia Teatrale TAKE IT ISI è lieta di presentare "TEOREMA: VILLAGGIO GLOBALE, ABITANTE ADEGUATO".

Lo spettacolo è per tutti, grandi e piccini e sono sicuro che vi piacerà.
La risata sarà assicurata!!!

giovedì 3 febbraio 2011

Faccio voto...





 Di essere così forte da non permettere a niente e nessuno di disturbare la mia pace interiore.
 Di parlare di salute, felicità e prosperità a chiunque incontro.
 Di far sentire a tutti i miei amici che c’è qualcosa di speciale in loro.
Di guardare il lato luminoso di ogni cosa e rendere vero il mio ottimismo.
Di pensare solo al meglio, di lavorare solo per il meglio e di aspettarmi solo il meglio.
Di essere entusiasta dei successi altrui come lo sono dei miei.
 Di dimenticare gli errori del passato e concentrarmi sui grandi traguardi del futuro.
Di avere sempre un’espressione felice e fare un sorriso a tutte le creature che incontro.
 Di dedicare talmente tanto tempo a migliorare me stesso da non avere tempo per criticare gli altri.
Di essere troppo grande per le preoccupazioni, troppo nobile per la rabbia, troppo forte per la paura e troppo felice per permettere la presenza di problemi.
Di pensare bene di me stesso e di proclamare questo fatto al mondo, non ad alta voce, ma con grandi sfide.
Di vivere nella fiducia che il mondo intero è dalla mia parte,fino a che sono fedele al meglio che è in me.
 
"Christian D. Larson" (1974-1954, Leader e insegnante del nuovo pensiero)

giovedì 27 gennaio 2011

“Clowning: un modo per rendere l’amore più vicino”

Oggi ho il piacere di pubblicare un articolo scritto da Ginevra Sanguigno attrice, clown terapeuta, mimo, formatrice e fondatrice di Clown One Italia Onlus. È membro attivo dello staff internazionale del Gesundheit Institute del dr. Patch Adams. Dal 2005 è membro del corpo docenti della School for Designing a Society e del World Parliament of Clowns di Dresda.

Nel 2003 eravamo con un gruppo di 10 clowns a un check point, tra Israele e la Palestina, già da parecchie ore fermi ad aspettare che ci facessero entrare a Gaza. Da lontano vedevamo cittadini palestinesi che con bimbi e pacchi entravano invece in territorio israeliano, anche loro da ore ad aspettare.

I loro bimbi ci guardavano affamati di attenzioni, sorrisi, palloncini e gioia, noi guardavamo loro facendo strane facce buffe. In mezzo militari armati e nervosi.

Con molta timidezza un clown comicia a gonfiare un palloncino (attenta che se scoppia qui sparano !!) e a farlo volare nella direzione della famiglia palestinese. Immediatamente ci sentiamo fissare da nervosi occhi di soldati e avvertiamo mani che si preparano a imbracciare i mitra in un triste automatismo…e preoccupati cittadini palestinesi che sanno invece cosa potrebbe succedere….

Poi gentilmente e con molta delicatezza, un altro clown si stacca dal nostro gruppo e va verso i bimbi palestinesi. Poi un altro lo segue mentre i bimbi si avvicinano a noi sotto lo sguardo nervoso dei soldati, ma noi camminiamo piano piano… e alla fine i bimbi riescono ad avere i loro palloncini!

Questa è relazione di aiuto; il clowning è un modo efficace per trovare chiavi che aprano porte; in situazioni di conflitto, senza violenza ,chiavi che aprano confini per incontrarsi, connettersi e creare gesti di amicizia e pace.

sabato 22 gennaio 2011

Ridere per guarire...

Quando noi ridiamo, tutto il nostro corpo ride e si rilassa. Da quando si inizia a ridere, il cuore e la respirazione accelerano i ritmi, la tensione arteriosa cala e i muscoli si rilassano.


Si può affermare quindi che il riso ha un ruolo di prevenzione dell´arteriosclerosi. Ridere inoltre possiede una funzione depurativa dell´organismo per espulsione dell´anidride carbonica, e permette un miglioramento delle funzioni intestinali ed epatiche.


Ridere combatte la debolezza fisica e mentale: la sua azione infatti causa una riduzione degli effetti nocivi dello stress. Ridere calma il dolore, in quanto distrae l´attenzione da esso (calma temporanea) e quando lo stesso dolore riappare non ha più la stessa intensità. Ridere è un primo passo verso uno stato di ottimismo che contribuisce a donare gioia di vivere e quindi ha delle proprietà antidepressive. Anche l´insonnia passa, perché ridere diminuisce le tensioni interne. Ridere è il mezzo più sano per vivere meglio e più a lungo, sfidando le frustrazioni della vita.

Durante le visite dei volontari clown i bambini ridono e i medici e le infermiere sorridono così anche i genitori ritrovano il coraggio di sostenere i loro figli nel cammino verso la guarigione. I clown non vogliono corazzarsi nei confronti delle sofferenze dei malati, ma vogliono amare ogni bambino, capire la sua sofferenza e trovare gesti e parole che portino sollievo e liberazione.

sabato 15 gennaio 2011

POESIA...


SORRISO

La luce di un sorriso
è il tramonto di una lacrima
che scende lentamente
sul viso della vita
graffiando la sua pelle
lasciando una ferita.
La luce di un sorriso
è una luce forte
alle volte accecante,
che ti colpisce ovunque
e ti folgora all'istante.
Non si compra,
non si vende,
lei è libera nell'aria,
la trovi tra la gente.

La luce di un sorriso
è certamente magica,
se è vera,
ti entra dentro
e ti riscalda l'anima,
ti sfiora per un istante
imprimendosi nella mente
e ti ritrovi in Paradiso.
Che bella la luce di un sorriso

mercoledì 12 gennaio 2011

ARRIVO DI PATCH ADAMS A SAN BONIFACIO

http://www.facebook.com/video/video.php?v=1211733582016

Da questo video capirete bene come il clown opera per il bene!!!!
BUONA VISIONE....

CLOWN DI CORSIA E PUO’ ESSERE DAVVERO MAGIA!!!!

Un naso rosso può creare un ponte specialeper chi si trova in ospedale…
Un po’ di trucco colorato sul viso
per accentuare la bellezza del sorriso,
tanta voglia di stare a giocare
per far tornare il piacere di ridere e scherzare,
spendere del tempo con tanto amore
e ritrovare gioia dentro il nostro cuore

mercoledì 5 gennaio 2011

LA POESIA DI COME DEVE VIVERE IL CLOWN

Ama la vita così com'è 
Amala pienamente,senza pretese;
amala quando ti amano o quando ti odiano,
amala quando nessuno ti capisce,
o quando tutti ti comprendono.
Amala quando tutti ti abbandonano,
o quando ti esaltano come un re.
Amala quando ti rubano tutto,
o quando te lo regalano.
Amala quando ha senso
o quando sembra non averlo nemmeno un pò.
Amala nella piena felicità,
o nella solitudine assoluta.
Amala quando sei forte,
o quando ti senti debole.
Amala quando hai paura,
o quando hai una montagna di coraggio.
Amala non soltanto per i grandi piaceri
e le enormi soddisfazioni;
amala anche per le piccolissime gioie.
Amala seppure non ti dà ciò che potrebbe,
amala anche se non è come la vorresti.
Amala ogni volta che nasci
ed ogni volta che stai per morire.
Ma non amare mai senza amore.
Non vivere mai senza vita!




domenica 2 gennaio 2011

IL GIORNALE DI VICENZA Martedì 28 Dicembre 2010

I papà detenuti in festa
con i clown e i loro bimbi


Uno dei momenti più sentiti della collaborazione, voluta dal CSI (Centro
sportivo italiano) con il mondo carcerario, sono gli incontri prenatalizi.
Il mondo dello sport del CSI cerca di “allargare” le sbarre facendo
sentire meno pesante la lontananza dei detenuti dai propri cari. Da oltre dieci
anni il dialogo prosegue arricchito di anno in anno di nuove iniziative,
iniziato grazie alla spinta di Paolo Rossi nel corso del 2000. Notevolissimi
riscontri ha avuto in questi anni il progetto “Carcere Scuola” incentrato
sui temi della legalità, cui hanno aderito una decina d'istituti superiori
di tutta la provincia. Il presidente del CSI Enrico Mastella accompagnato da
Stefano Carli, e il gruppo SILIKON CLOWN (circolo ricreativo sportivo
affiliato al CSI Vicenza dal 2008) formato dai clowns Erica Grotto, Federica
Revrenna, Bruna Muraro e Patric Longhi hanno varcato la porta del carcere
per organizzare una festa natalizia fatta di giochi e scherzi, L'incontro è
stato organizzato a beneficio dei 30 bambini che, accompagnati dalle proprie
mamme, hanno fatto visita ai papà detenuti nelle sale colloqui. I “Babbi
Natale” Enrico Mastella e Stefano Carli hanno fatto dono ai bambini di
palloni colorati con i personaggi dei fumetti. Poi lo scambio degli auguri
natalizi in un bel clima di serenità pur con la tristezza dell'addio forzato
e di un Natale separato tra carcerati e famiglia. La festa al San Pio X è
stata possibile grazie alla disponibilità della direzione del Carcere, dell
Area trattamentale educativa del Carcere, della Polizia Penitenziaria, dell
ispettore Andrea Nicolin. G.M.

giovedì 30 dicembre 2010

ULTIMO DELL'ANNO DI CLOWNTERAPIA!!

Buon inizio a tutti!!!
Quest'anno a Oppeano (Verona) si festeggierà un ultimo dell'anno a base di clownterapia: "L'ULTIMO CON GLI ULTIMI!!".
Grazie all'associazione dei Clown4 si potrà scegliere se andare a far servizio in casa di riposo,in casa famiglia, oppure in un centro di malati mentali. Con loro si festeggierà la "finta" mezzanotte alle dieci.
Con gli anziani si giocherà a tombola e si guarderà uno spettacolo di fuochi d'artificio; con i bimbi della casa famiglia si faranno palloncini, balli e scenette; infine dai malati mentali si giocherà e si faranno tante tante risate assieme!!!
Finito servizio ci si ritroverà tutti assieme per la VERA MEZZANOTTE!!!
Sono sicura che ci si divertirà un sacco!!
FELICE ANNO NUOVO!!

martedì 28 dicembre 2010

LA MIA ASSOCIAZIONE SU CANALE 5...!!!

Ecco un servizio andato in onda su Mattino 5, con protagonista Paolo Brosio, nel quale si vede la mia associazione all'opera durante un'esperienza in Bosnia!! Buona visione a tutti!!

lunedì 27 dicembre 2010

OGGI MI HANNO RACCONTATO UNA STORIA...

“Due rane cascano in un secchio di latte. Una rana è pessimista e dice: “Non ho nessuna possibilità di sopravvivere, meglio morire subito che soffrire a lungo e inutilmente”. Così smette di nuotare e annega. La seconda rana è ottimista e dice: “In fondo la situazione non è così male: c'è latte in abbondanza e non morirò certo di fame!”. Così tutta contenta, inizia a cantare e ballare. Balla e canta. Dopo mezz'ora nel secchio del latte si forma il burro e la rana ottimista si salva!!”.

Questo è solo un piccolo esempio per dimostrare che spesso non bisogna fermarsi di fronte al primo ostacolo, pensando fin da subito di essere spacciati e magari destinati ad una fine per niente allegra, ma occorre andare oltre, perchè sovente la soluzione è proprio lì, davanti ai nostri occhi, ma si ostina a non venire fuori solo perchè siamo noi a non volerla vedere. Attraverso l'ottimismo è possibile avere un'ampia visione delle cose, e se siamo noi in prima persona che ci riusciamo a raggiungere ciò, poi saremo in grado di trasmetterlo a chi ci sta di fronte, qualunque sia la sua condizione. Abbandonarci invece al destino, a volte crudele e ingiusto, spesso vuol dire non combattere per migliorare le cose, che anche se appaiono inizialmente non come le avremmo volute noi, possono comunque insegnarci qualcosa, come ad esempio ad apprezzare la vita in ogni suo momento.

domenica 26 dicembre 2010

...L'IMPORTANZA DEL SORRISO...

La difficoltà maggiore che gli operatori sanitari possono incontrare nel Loro lavoro, può essere identificata come l'incapacità del paziente a riconoscere un significato positivo in un evento spesso così drammatico come può essere la malattia. L'impegno di quanti si accostano al malato è quindi molto complesso e richiede la capacità di mobilitare nella persona quell'atteggiamento mentale che gli consente di attribuire significati positivi, ricavandoli dalle proprie risorse, per poter restituire al soggetto la speranza. Ridere e sorridere sono utili per far “rinascere” il bambino che è in noi, con la sua voglia di vivere e giocare, con la sua creatività e spontaneità.
La comicità, l'umorismo, il ridere, aiutano a vivere meglio e, per chi si trova nelle condizioni di malattia, possono collaborare alla guarigione. L'allegria, secondo me, deve essere promossa e introdotta in tutti gli ambienti, e in modo particolare in quelli in cui vi è sofferenza. Il riso ha uno stretto legame con la gioia, che è lo stato naturale di armonia dell'animo umano. Allenando la mente al riso e all'allegria, si possono superare con maggiore facilità traumi, dolori fisici e psichici e ritrovare il collegamento con la gioia. Tocca a noi stessi scegliere e decidere, sin dal momento in cui ci svegliamo la mattina, di quale umore vogliamo essere durante la giornata. E' vero tuttavia che a volte l'educazione ricevuta, i doveri, gli obblighi, i precetti, i pregiudizi, le religioni, portano a vivere la vita “seriosamente” e sembra altresì che il paradigma del dolore negli esseri umani sia più forte del “diritto alla gioia”. E' proprio in questi casi che il riso e l'allegria possono essere “insegnati”, ovvero la mente può essere allenata attraverso l'umorismo a trovare il positivo anche in situazioni di dure prove. Non è detto che basti sorridere per stare bene, ma di sicuro è sufficiente per stare meglio.
VI AUGURO UNA BUONA VITA A TUTTI CON IL SORRISO!!

lunedì 13 dicembre 2010

 
Vorrei avere mani da clown, Signore,
mani di abile giocoliere
che lanciano con grazia fiori,
palline e cerchietti a tutti,
senza distinzione,
senza colpire mai,
senza fare del male.

Vorrei avete piedi da clown, Signore,
piedi che sfiorano appena la terra,
senza calpestarla e senza calpestare gli altri,
e corrono e volano dove una voce chiama.

Vorrei avere il sorriso di un clown, Signore,
vorrei sorridere per donare
il tuo sereno, il tuo cielo
anche quando dentro piove e il mio cuore piange.

Vorrei avere un cuore di clown, Signore,
che dona il suo stare con gli altri,
mentre vive la sua solitudine,
che ama e che soffre,
che gioca con tutti e canta
nel suo profondo silenzio.

Signore dammi la tua libertà
per vivere danzando sulla Tua strada.
 
 

sabato 11 dicembre 2010

ESPERIENZA DI BITONTO!!

A gennaio dell'anno scorso sono andata a fare un'esperienza a Bitonto (Bari) con la mia associazione clown.
Eravamo accolti all'Hospice "Mons. Aurelio Marena"  per la realizzazione del Progetto “Ridere per Vivere” che si pone i seguenti obiettivi:

  • Donare un sorriso e un po’ di sollievo a persone nelle ultime fasi della loro vita, malati di A.I.D.S., ragazze madri con relativi figli, persone indigenti.
  • Con il supporto dello psicologo e dei medici che operano nel Hospice, analizzare gli effetti della Clownterapia sulla qualità della vita del paziente, dei parenti del malato e sul clima organizzativo dell’ambiente lavorativo.
  • Formazione di volontari Clown in loco per dare continuità al progetto.


Durante questa esperienza siamo intervenuti nelle seguenti aree:

  • Hospice (Centro di cure palliative per malati terminali) “Mons. Aurelio Marena.
  • Casa Alloggio per malati di A.I.D.S. “Raggio di Sole"
  • Casa d’accoglienza per ragazze madri “Xenia”
  • Mensa per i poveri 

 Per me è stata un'esperienza davvero forte, ma soprattutto significativa; sono convinta che fare del bene fa stare bene. Sentirsi utile per gli altri mi riempie il cuore di gioia. Vedere persone che stanno davvero male e che "domani" potrebbero morire, ma che hanno comunque la forza di farti un sorriso dicendoti che sono felici che tu sia lì negli ultimi loro attimi di vita ti dà moltissima forza a livello interiore. Penso che un'esperienza così deve essere vissuta da tutti per capire il vero valore della vita!!!

martedì 16 novembre 2010

...LA MIA ASSOCIAZIONE CLOWN..

Anche io faccio parte di una associazione di clowterapia...ve ne parlo un pochino!!
Si chiama "SILICON KLAUN" ed è una associazione di Thiene(Vicenza).
Inizialmente il gruppo ha svolto la propria attività con l’appoggio organizzativo, logistico ed economico dell’Associazione Culturale Silicon Kafe ( http://www.siliconkafe.it ) di Thiene.
Dal gennaio 2006 si è costituita come Associazione autonoma.
I "SILICON KLAUN" sono volontari che praticano la Clownterapia e che decidono di essere pagliacci semplicemente per la gioia di scoprire che ognuno di noi "può donare qualcosa, sia pure un semplice sorriso".


Inoltre i "SILICON KLAUN" organizzano periodicamente delle missioni umanitarie in giro per il mondo(Russia, Romania, Nepal, Haiti, Bari).

Per entrare a far parte a questa associazione è necessario seguire un corso di formazione con una psicologa e con clown Ginevra.
La durata dei corsi di formazione proposti dalla nostra associazione può variare dalle 45 alle 65 ore, svolte prevalentemente nelle giornate di sabato e domenica.
Non occorrono doti particolari per poter partecipare ad un corso di formazione; basta essere pronti a mettere in gioco sé stessi, mettendo da parte tutte quelle inibizioni che quotidianamente ci impediscono di essere quello che siamo veramente. E’ indispensabile provare una voglia irrefrenabile di voler bene a chi ci sta intorno, senza alcuna distinzione


 
I “SILICON KLAUN” sono operativi settimanalmente in alcune strutture socio sanitarie del Vicentino:

Ridente R.S.A.(Residenza Sanitaria Assistenziale) “La Casa” di Montecchio Precalcino
Con la lingua fuori I reparti di pediatria ostetricia e ginecologia dell’ospedale “Boldrini” di Thiene
Figo Il reparto di riabilitazione dell’ospedale “De Lellis” di Schio
Occhiolino La Casa” (Centro Assistenza Servizi per Anziani)di Schio,
                  presso le sedi di “Valbella” e del “Baratto

Lo slogan della nostra associazione è :

IL CALORE DI UN CONTATTO,
L'UMILTA' DELL'ASCOLTO E
LA SPONTANEITA' DI UN SORRISO
PER CREARE UN ARCOBALENO DI EMOZIONI

domenica 7 novembre 2010

Chi è Patch Adams???

Hunter "Patch" Adams (Washington, 28 maggio 1945) è un medico statunitense.
 Egli iniziò a formulare una teoria sulla felicità partendo dall’esperienza negativa che l’ha visto protagonista quando era ancora un adolescente: egli, infatti, fu ricoverato in una clinica a causa di una forte depressione che lo stava conducendo lentamente al suicidio.
Dopo essersi iscritto alla Facoltà di Medicina, intraprende degli studi su un campione di pazienti ricoverati in ospedale. Da sempre convinto che risata e sorriso portassero enormi benefici, Adams iniziò a visitare i suoi pazienti travestito da clown. Passo dopo passo il suo sogno prendeva forma: realizzare una casa-ospedale dove curare i pazienti con terapie alternative a quelle tradizionali, basate sulla ricerca del benessere.
Nel 1983 Adams, con la collaborazione di alcuni amici, riuscì finalmente a realizzare il Gensundheit Institute - Istituto della Salute nelle montagne del West Virginia: in questa struttura il rapporto tra pazienti e dottori si basava sulla fiducia reciproca e buon umore, mentre gioia e creatività divennero prescrizioni essenziali delle sue cure.


È divenuto famoso grazie al film Patch Adams, nel quale il suo ruolo è interpretato da un brillante Robin Williams, che ne romanza la vita, pur rispettando in buona parte episodi realmente accaduti, come l'incredibile bocciatura per troppa gaiezza, e la follia di riempire una vasca di spaghetti per una malata terminale.
Il 20 aprile 2007 ha ricevuto la laurea honoris causa in pedagogia dall'Università di Bologna assieme a Miloud Oukili.[1]

COS'E' LA CLOWNTERAPIA??

Clownterapia o clowntherapy è il termine composto dall'unione di due parole chiave - clown + terapia - con cui si definisce un nuovo tipo di terapia medica alternativa.
L’origine della clownterapia moderna si deve al dottor Hunter Patch Adams.
Il clown-dottore lavora in coppia con un altro Clown Dottore, sfruttando le arti del Clown (Umorismo, Improvvisazione teatrale, Prestidigitazione, Marionette, Musica etc.).
Il clown trasforma il reparto o la camera d’ospedale in un ambiente magico, in cui la risata si fa strumento di gioia e sicurezza, incoraggiando al dialogo, quale forma essenziale di interazione e legami. Inoltre prova a stabilire con gli spettatori un rapporto umano di fiducia e confidenza, capace di far dimenticar la quotidianità della vita ospedaliera, a profitto della fantasia e dell’immaginazione. L’importanza di questa figura non si esaurisce nella figura del paziente, bensì si estende a tutta la sua famiglia, proprio perché i miglioramenti del malato vengono vissuti e condivisi anche da coloro che lo circondano con amore e affetto.
I Clown Dottori, con il loro camice per così dire trasgressivo, effettuano in genere un giro di visite nelle stanze, instaurando con i pazienti un rapporto diretto o, come si suol dire, faccia a faccia. Nel loro intento è sempre presente trovare una "metafora terapeutica" che permetta un cambiamento delle emozioni negative in positive.  Inoltre, la compagnia di una coppia di Clown Dottori permette la creazione e il consolidamento dei rapporti che vengono instaurati tra malati, familiari e personale sanitario. I dottori e volontari che scelgono questo tipo di terapia, operano in stretto contatto con l'equipe ospedaliera e, nonostante il loro aiuto assicuri un netto miglioramento della qualità della vita, in molte strutture la loro presenza viene rifiutata

(fonte: Wikipedia)

Negli ultimi anni la Clownterapia si è diffusa in molte cliniche di diversi paesi del mondo, come Francia, Italia, Olanda, Svezia, Gran Bretagna, Germania, Israele, Stati Uniti, Nuova Zelanda e Sudafrica.
Le forme di comicoterapia adottate possono essere svariate:
  • clown nelle corsie ospedaliere;
  • corsi ad hoc di Clownterapia per il personale medico infermieristico;
  • istituzione di minibiblioteche comiche itineranti.
In Italia, i primi clown-medici risalgono agli anni ‘90. Per molto tempo il loro operato è stato rivolto esclusivamente ai bambini. Solo in questi ultimi anni (dato il riscontro scientifico dei suoi effetti benefici) la clownterapia si sta diffondendo verso tutti i pazienti, indipendentemente dalla loro età.

sabato 6 novembre 2010

Ecco a voi il mio primo post!!!

Ciao a tuttiiiiiiiii!!!!!!!!!!
Ho aperto il mio nuovo blog sulla clownterapia perchè è un argomento che mi sta molto a cuore e spero che possa interessare anche a voi!!
UN SORRISO E' VITA!!